martedì 10 agosto 2010

la noce moscata e lo stronzo mosè

la noce moscata, si sa, è tossica. tu la gratti sulle uova, o sui tuoi manicaretti, ma lei è sempre pronta a farti vedere i mostri verdi pelosi e spugnosi che escono dal lavandino. tanti anni fa io e altri tre amici abbiamo voluto provare l'effetto che fa(ceva). dopo aver letto sulla biografia di malcolm x come doveva essere assunta, ci siamo muniti del prodotto, lo abbiamo grattugiato in un bicchiere d'acqua gelata e alè. beh dopo due ore due, effetti pari a zero. mandando a fare in culo malcolm x e tutte le stupide credenze sulla spezia ce ne siamo andati tutti e tre a dormire.

la mattina dopo mi sveglio in condizioni pessime. pesantezza, mal di tutto. guardo il mio socio seduto sul suo letto e gli farfuglio: "mamma che faccia brutta che hai", "dovresti vederti..." mi bofonchia lui. eravamo entrambi pallidi, bianchi come cenci fuorché gli occhi: pesti, violacei. insomma l'effetto della noce moscata era esploso durante la notte, conciandoci come fattoni. il terzo amico che con noi aveva voluto provare la noce, quella mattina non si era fatto vivo e così anche per la settimana seguente.

al suo ritorno ci racconta di una tremenda intossicazione alimentare. spasmi, dolori, contorcimenti. e niente cacca: per una settimana non era riuscito a scaricare e liberare il suo corpo, già magrino e denutrito, dalla malvagia noce. insomma ci racconta questa cosa davanti a un caffè. poi ci accendiamo la classica siga e lui sente qualcosa muoversi dentro. "cazzo! finalmente! scappo, ciao". torna dopo 10 minuti, ridendo come un pazzo: "vi prego, lo so, fa schifo, ma vi prego venite a vedere cosa ho fatto.."

entriamo nel cesso. dentro la tazza c'era uno stronzo solo, bicolore, dritto e appoggiato alla parete bianca del water. usciva per un buon 15 cm dal pozzetto. ma la cosa sconvolgente era che tirare lo sciacquone non serviva a uccidere il mostro: lo scroscio d'acqua lo investiva, ma lui rimaneva lì a dividere le acque come un novello mosè.

lo stronzo mosè è morto, tra le nostre risa, dopo due vigorose secchiate.

2 commenti:

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