venerdì 18 dicembre 2009

gira e rigira

occhio! perché a furia di girar viti, queste si spanano e poi so' cazzi eh..

giovedì 10 dicembre 2009

cambiare serramenti [how to]

più di un anno fa parlavo di una magagna della mia nuova casa: gli spifferi e i serramenti a vetro singolo. il post di allora terminava con un laconico vaffanculo a coloro che erano intenzionati a cassare l'incentivo statale del 55% per questo tipo di interventi, o comunque renderlo talmente complicato, macchinoso e burosaurico da scoraggiare il cittadino. invece, bontà loro, l'incentivo è rimasto, per quest'anno almeno.

insomma ce l'ho fatta. tiè.
metto qui la mia esperienza, dovesse mai tornare utile a qualcuno.

premessona generale
quando ci si accinge a questo tipo di lavori bisogna avere tanta pazienza.

scegliere un artigiano
questo punto è stato per me fondamentale: prima di contattare la prima ditta di serramenti, ho cercato qualche informazione su internet e su qualche rivista di consumatori, giusto per farmi un'idea di cosa dovessi mettermi in casa per patire meno freddo. ma la svolta è stata parlare con qualcuno che questi oggetti vende, installa, ecc.
l'artigiano numero 1 si è presentato una sera prima di cena ed è stato categorico: "qua ci va l'alluminio". cerco di capire il motivo di tanta categoricità, ma ricevo risposte vaghe... vabbè, il professionista sei tu e alluminio sia (ho scoperto solo dopo che lui trattava "solo alluminio"...). chiedo la cosa che mi preme di più: "ah, poi mi dà tutte le carte per l'incentivo del 55%, giusto?". l'artigiano numero 1 cambia tono, non più così sicuro di sé diventa fraterno, dall'occhio furbetto: "non ti conviene" sentenzia. in poche parole dice che lui mi farebbe uno sconto maggiore. ovviamente in nero (o "a nero"[?]) . grazie, la richiamo eventualemente.
l'artigiano numero 2 mi tira due pacchi prima di presentarsi una domenica mattina (!!!) per dirmi che in realtà lui non fa serramenti "ma c'è un mio amico che lavoriamo insieme nei cantieri a volte mi fa un buon prezzo non ti preoccupare è fidato figurati non c'è problema niente fattura ti fa la certificazione meglio farli in legno perché c'hai il parché". grazie mille e arrivederci. magari non di domenica mattina eh.
l'artigiano numero 3 mi ha convinto: ha voluto una mail con le misure per farmi un preventivo di massima che mi ha inviato in formato pdf. mi ha richiamato ed è voluto venire a prendere lui le misure dei serramenti, per farmi un preventivo più accurato, e quando si è presentato a casa mi ha spiegato per bene i perché e i percome del pvc, dell'alluminio, mi ha consigliato soluzioni (che poi ho adottato - risparmiando pure) e non ha mai, mai, mai parlato di nero o falsi sconti. anzi: ha usato nuove parole come "trasmittanza termica" o "asservazione". soprattutto mi ha detto che i serramenti che mi stava offrendo rispondevano a tutti i requisiti per l'accesso alla detrazione del 55%. mi ha convinto insomma.

scegliere il materiale
legno, pvc o alluminio?
più o meno tutti sconsigliano il legno, perché tende a imbarcare col tempo, perché necessita di manutenzione più assidua: costa tanto e dura poco... io mi son fidato.
se si hanno problemi di isolamento termico e acustico tutti consigliano il pvc. costa poco (rispetto agli altri materiali) e dura decenni.
se oltre ai problemi di isolamento ci sono problemi di sicurezza (intrusione) allora scegliere l'alluminio (io non ci credo a ste cose: se un malintenzionato vuole entrarti in casa lo fa comunque anche con i serramenti in plutonio). l'alluminio costa qualcosa in più rispetto al pvc: la differenza la fa il vetro. il serramento in alluminio necessita di un doppio vetro riempito di argon perché l'alluminio ha una trasmittanza maggiore del pvc. in pratica raffreddandosi alla svelta, fa raffreddare anche il vetro, aumentando la superficie fredda con conseguente maggiore dispersione e l'argon rallenta questo processo (credo di aver capito bene no?).
ho scelto il pvc.

installazione
prepararsi al disastro: il problema sono i profili in pvc con cui ricoprono i serramenti, che quando vengono tagliati con sega circolare producono una specie di polverina grossa ed elettrostatica: la gatta, ad esempio, ha girato per giorni raccogliendone chili col pelo...

detrazione 55%
ooooooooooooooooooooooooooooooooooooh.
se avete scelto l'artigiano giusto a questo punto dovreste avere in mano un bel po' di documenti: la trasmittanza certificata dei nuovi serramenti, la trasmittanza calcolata dei vecchi serramenti, l'asservazione (giuro non so ancora bene cosa sia, tipo un documentio in cui si dice che i serramenti sono montati con tutti i crismi) e altri ammennicoli. con tutta sta popò di documentazione ci si collega al sito preposto per fare sta benedetta autocertificazione per la detrazione del 55%.
il sito è http://finanziaria2009.acs.enea.it/ e la procedura di inserimento dati, per qualche strano errore di database o chissà cos'altro, va fatta tramite ex*plorer (buuuuuu). tenere a portata di mano fatture, trasmittanze, dati catastali della casa e anche una foto della nonna che porta sempre bene... non c'è una ricevuta particolare, semplicemente una mail in cui, alla fine di un procedimento lunghino ma abbastanza facile, ci dicono che la richiesta è stata inoltrata, accettata e chiusa. tutto insieme. speriamo bene.

per ora in casa abbiamo almeno due gradi in più, che salgono a tre (anche quattro) a riscaldamento acceso. è un bel vivere.

domenica 11 ottobre 2009

periodo intenso (2)

che settimana.

nel mondo di tutti il lodo alfano è stato respinto dalla consulta (a e i o u ipsilòn!). poi il nobel per la pace viene assegnato a obama (la pace pare si possa misurare anche dalle intenzioni e sulla fiducia, meno sui fatti, in questo caso). poi ancora la bindi, che riceve - per l'ennesima volta - un insulto che offende lei e tutte le donne (tutte sì, anche coloro che han votato l'insultante). e su tutto: l'ennesimo pezzo di paese si stacca dagli altri e frana su cose e persone... altro? sì, cazzo, ha chiuso paul the wine guy (so long...).

nel mio mondo è successo anche altro. in ufficio è arrivato un po' di lavoro, cose nuove, aria fresca. e poi tante richieste di preventivi, quotazioni. niente di che, se non fosse che tutto è arrivato proprio mentre io e i soci stavamo lavorando a questo e a tutta la corporate image. come se non bastasse abbiamo anche partecipato all'italian videogames developer conference: non esattamente il posto adatto per il nostro lavoro, noi non sviluppiamo games, ma è stato bello vedere le facce di quelli che s'ammazzano di codice per farti godere il videogiochino. e poi è stato utile perché finalmente ho capito il cosa-come-quando dei videogiochi in italia, la filiera ludica che va dalla vision, al prodotto finito che va sugli scaffali (quello che ti impagino e localizzo io).

lunedì 5 ottobre 2009

di corsa

da agosto scorso cerco di andare a correre con una certa regolarità, dribblando ove possibile le mie pigrizie. nessuna tabella, niente tempi: quando son stanco mi fermo, se ne ho ancora vado avanti. obiettivo semiserio: la new york city marathon 2010.

domenica scorsa ho partecipato alla deejay five non competitva. considerando che erano due settimane almeno che non correvo (le mie pigrizie hanno avuto la meglio) è andata benissimo: ho corso per almeno quattro chilometri e mezzo, camminando per gli altri cinquecento metri. ma quando ho corso ho tenuto un ritmo decente. alla fine il cronometro non competitivo ufficiale segnava 29:59. e volendo avrei potuto farmi un altro paio di chilometri in relativa scioltezza. mi sentivo bene, insomma.

lo so: che saranno mai cinque chilometri? poco, pochissimo. inversamente proporzionale all'acido lattico del giorno dopo. ma vuoi mettere la soddisfazione?

martedì 29 settembre 2009

musica mala

ecco cosa ho scoperto oggi:



i calibro 35, italiani, milanesi, bravissimi.
dal loro sito sito ci sono altri video e il loro disco costa solo 10 euri.

mi danno come l'impressione che da un momento all'altro possa bussare alla mia porta un maurizio merli incazzatissimo.

giovedì 17 settembre 2009

la danza degli ippocampi

con la famigliola siamo stati al parco oltremare di riccione. lasciamo perdere i discorsi sul fatto che quei posti lì, per come la vedo io, sono pari pari ai circhi tanto criticati per lo sfruttamento degli animali (non è che i delfini fanno i salti perché son contenti; quella specie di sorriso che han stampato sul rostro ce l'hanno di default, mica ridono eh), c'era un'esposizione di cavallucci marini da tutti i mari, di tutte le forme e colori. belli loro, con queste specie di pinnette minuscole sulla schiena e all'altezza di eventuali orecchie, a tremila all'ora per spostarsi. non li avevo mai visti, così tanti e così vicini, e mi hanno affascinato. gli ho anche fatto un sacco di foto, tutte sfocatissime: l'installazione era buia e i flash vietati. buia e silenziosissima, nonostante le decine di persone presenti.

vabbè. l'essere umano in via di sviluppo mi ha lasciato basito come qualche mese orsono. la vocina che ogni tanto dava in filodiffusione qualche nozione sulle bestiole ("lo sapete che sono i maschi che hanno il pancione con dentro i piccoli?") a un certo punto fa: "se vedete due cavallucci con le code attorcigliate significa che stanno facendo la danza per corteggiarsi". e noi eravamo proprio davanti a due code attorcigliate. e ender fa: "seee... questi stanno facendo l'amore, mica ballano". stiamo apposto...

lunedì 14 settembre 2009

ma 20 milioni non saranno un po' troppi?

la gente vicina a wiki[p/m]edia ne sarà già al corrente: un deputato della repubblica italiana, il sig. angelucci antonio ha intentato una causa civile contro l'associazione wikimedia italia, chiedendo venti milioni di euro (mica pizza e fichi) per alcune frasi diffamanti apparse nella voce enciclopedica a lui dedicata (ora chiaramente oscurata).

da buon wikipediano voglio presumere buona fede e sono sicuro che il signor deputato lo ha fatto perché spinto da motivazioni forti, fortissime, vista la richiesta di ben venti milioni di euro, ma, ahilui, ha sbagliato obiettivo: l'associazione wikimedia italia non è responsabile dei contenuti pubblicati su wikipedia. l'unico responsabile è chi scrive: in ogni pagina di modifica dell'enciclopedia infatti c'è scritto "la responsabilità civile e penale su quanto stai per inviare resterà tua; per ogni modifica effettuata, infatti, verrà registrato pubblicamente il tuo indirizzo IP" ciò significa che l'unico responsabile per le frasi ritenute offensive è chi quelle frasi ha inserito, identificabile con una non facile (ma nemmeno impossibile) "indagine telematica".

ora. mi auguro davvero che il signor deputato riveda le sue posizioni e decida di lasciar perdere, oppure che capisca che il suo obiettivo non è wikimedia italia, né il suo direttivo, né la sua presidente (frieda è in realtà l'unica tirata in causa, in quanto ricopre attualmente la carica ed è quindi l'unica responsabile legale). nel caso il signor deputato non si ravvedesse, mi auguro che questa cosa incontri un giudice 2.0. nel caso fosse invece un giudice old style... beh, sarebbero volatili per diabetici. già, perché l'associazione wikimedia italia, di cui sono fieramente socio, si batte per l'open content, la conoscenza libera, gestisce e promuove dei progetti "belli e bravi", e partecipa a un sacco di iniziative, per non parlare del suo potenziale ancora inespresso: davvero immenso. se questa causa fosse vinta dal signor deputato sarebbe la morte dell'associazione, senza mezzi termini.

a margine: io non lo so cosa ci fosse scritto di tanto infamante, ma ventidicoventimilionidievri mi sembrano davvero assai come risarcimento. per dire: un'istituzione della repubblica (mi fa male solo scriverlo) ha fatto più meno la stessa cosa contro due testate giornalistiche nazionali per alcune infamie che hanno fatto il fantomatico giro del mondo. e quanto ha chiesto? un decimo di quello che chiede il signor deputato. sarà mica un po' troppo?

se puoi parlane, condividi, divulga, così come han già fatto anche e meglio di me:
- il bar di wikipedia: qui e qui
- webnews: qui e qui
- paul the wineguy
- leoman300
- tooby
- ignis
- paginazero
- e ovviamente frieda su fcvg

lunedì 17 agosto 2009

ferragosto

l'iniziativa per i festeggiamenti del duecentenario della pinacoteca di brera ha spinto me e la famigliola all'uscita ferragostana in città. sapevamo di trovare ressa: l'iniziativa è stata molto bene pubblicizzata sui massimi quotidiani e telegiornali locali e nazionali, ma la coda sovietica che ci si è parata davanti ci ha fatto desitere e la pinacoteca in sé non l'abbiamo visitata. abbiamo però fatto un giretto all'orto botanico e al piccolo museo astronomico allestito proprio sotto la cupola dell'osservatorio.

l'orto botanico è piccino ma molto bello e ben curato (forse tirato a lustro per l'occasione) . c'è un albero cinese altissimo e stranamente freddo che ha tre occhi (vedi foto). la spiega di fianco all'enorme pianta è messa giù a mo' di storiella così ho tirato dentro l'essere umano in via di sviluppo che subito mi fa quattromila domande su perché è cinese? perché tre occhi? perché è così alto? perché è freddo? e poi ancora: ma come si chiama? ma chi sono i suoi amici? ma è maschio o femmina? ma va all'asilo?

come faccio di solito, ho improvvisato: si chiama sandro, ha tanti amici e va già alla scuola elementare. ma controllando meglio ho poi scoperto che forse è una femminuccia.

aggiornamento: ho segnalato la foto a Paul, che l'ha pubblicata nella rubrica preposta.

mercoledì 12 agosto 2009

scioglilingua

"Prima in fuga, poi con foga, buona diga ai guai di figa. Ora – pare – un’altra bega: o frega la Lega o la Lega lo frega."

via surripendance (malvino)

lunedì 10 agosto 2009

tv vs. insonnia

ho passato la scorsa serata come una cozza, sul divano. qualche telefilm (o serial), tanto sapping. la botta di sonno è arrivata quasi subito. mi sono risvegliato che lo schermo ancora mi illuminava. nel dormiveglia e per pochissimi secondi mi è parso di vedere delle immagini di un umberto bossi tutto storto e sbavulento che da un palco diceva qualcosa su delle gabbie. sul piccolo palco, vai a sapere perché, c'era scritto "rutger hauer" con a fianco qualcosa che sembrava l'apice del logo di star trek, e dietro il senatur c'era un cruciverbone, tipo quello della carrà o della bonaccorti nei pomeridiani di una dozzina d'anni fa. poi è arrivato il primo tuono, ha cominciato a piovere e tutto s'è sciacquato via. potrei aver sognato tutto.

mercoledì 17 giugno 2009

muzik

è un po' (ehm.. un bel po', forse troppo...) che ascolto beatles a nastro. interi album, da revolver ad abbey road, passando per sgt. pepper e white album... e più ascolto queste perle, più mi convinco di quanto i quattro abbiano segnato la moderna musica pop e rock, e anche blues, per gli arrangiamenti innovativi, per il cantato, le parole: tracce indelebili, tatuaggi sulla pelle della musica che oggi riempie radio, tv e internet. esagero? po' èsse... come mai i beatles? colpa dell'essere umano in via di sviluppo, che me li ha fatti (ri)scoprire: un paio di anni fa, aveva tre anni il pupo, andammo in vacanza in auto con un unico cd di super hit beatlesiane. da allora è un continuo: sciloppiù, cammò millò, uichenuoghidaur, iellosammarì[1], le ascolta a oltranza, le canta a squarciagola, suscitando l'orgoglio di papà e gli sguardi sorpresi degli astanti. meglio i beatles di marco carta[2].

insomma oggi ho avuto il rigetto. basta beatles, almeno per un po'. avendo letto un paio di recensioni dell'ultimo album di un gruppo francese a me sconosciuto, tali phoenix, mi son detto "proviamolo". e mi piacciono un bel po'. prevedo (di nuovo) settimane di martellamento... chapeux!

[1] lui le canta così, ma i titoli si dovrebbero capire.
[2] questa me l'ha detta f., un diciottenne molto avanti. (se ami marco carta e questa frase ti turba molto, cazzi tuoi).

lunedì 15 giugno 2009

turismolandia

ho nuotato con diversi esemplari di tartaruga verde (provando emozioni fortissime), ho visto piccoli squali chitarra sul fondo di un mare cristallino, ho visto anche molti tipi di pesci palla, sono stato addirittura attaccato da un grosso maschio di pesce balestra all'apparenza innocuo e tatolone, ma territoriale e aggressivo, ho sfiorato meduse non irritanti e visto coralli di ogni forma e tipo, conchiglie bivalve coloratissime.

insomma sono stato sul mar rosso a marsa alam. per la prima volta in vita mia in uno di quei posti costruiti ad hoc per soddisfare l'appetito esotico e vacanziero dei nuovi e vecchi ricchi. vere e proprie cattedrali nel deserto, impattanti come un carico di uranio impoverito, per gli spropositati consumi di energia ed acqua e cibo. i condizionatori sono sparati al massimo, diciamo a venti gradi. ma arrivando da fuori la temperatura è oltre i quaranta, te credo che ti viene "la sciolta", la maledizioooone di tutankamooon, come amano chiamarla i cari operatori turistici... l'acqua la usano per annaffiare prati verdissimi, che tagliano e bagnano senza sosta alcuna, sempre, giorno e notte. allinclusive vuol dire caricarsi il piatto quanto più possibile: fa niente se poi ne viene buttata la metà. allinclusive vuol dire anche andare in vacanza e condividere spazi e tempi con gente che dopo colazione (a base di fagioli e salsicce, e giuro che non era bud spencer) si scofana un gin tonic dietro l'altro fino al pranzo per poi riprendere nel pomeriggio e fino a sera, e a tarda notte ancora gin tonic. sarò moralista, ma l'ubriachezza molesta mi disturba. l'animazione mi è invece piaciuta molto: non rompevano per niente ma erano invece molto carini e presenti, per qualsiasi tipo di problema uno avesse.

non ho votato alle europee. ma voterò al ballottaggio delle provinciali. e al referendum. anche se preferirei ritornare con le tartarughe, le mante e le razze.

We would sing and dance around
because we know we can't be found
I'd like to be under the sea
In an octopus' garden in the shade

Octopus's Garden - The Beatles (Starr) (Abbey Road, 1969)

giovedì 21 maggio 2009

il fornitore-dipendente

per il lavoro che faccio mi reputo fortunato: la società per cui lavoro è in parte anche mia, i soci sono belle persone, e belle sono le persone che collaborano con noi per brevi o lunghi periodi. i ritmi di lavoro sono generalmente rilassati e si passa da momenti di calma quasi totale a momenti di tensione. i famosi peaks and valleys. tutto normale.

la parte apparentemente migliore del tutto è che non ci sono capi a cui "fare rapporto", ma solo clienti: tu hai bisogno dei miei servizi, io te li offro ai prezzi e ai tempi che concordiamo, cercando di venire incontro alle reciproche esigenze. un rapporto alla pari. ma solo in apparenza, appunto.
alcuni di questi clienti, non molti per fortuna, oltre a imporre di fatto tariffe al di sotto del normale, ti trattano come se fossi un loro dipendente, al quale possono passare quanto più lavoro possibile, da fare nel minor numero di ore possibile, nel tentativo di farti galoppare come un treno per rispettare i loro tempi e i loro budget. perché loro sono quelli che proverbialmente "hanno sempre ragione".

dopo averlo fatto da dipendente, è qualche anno che ormai faccio questo mestiere in proprio, non molto tempo per carità, ma quest'esperienza mi ha reso un po' sgamato. in passato cercavo di assecondare e accondiscendere a queste richieste "da dipendente", ora basta: è giorni (mmh...settimane...) che combatto verbalmente (via mail, telefono, chat) con un cliente che non vuole sentire ragioni in merito. nel tempo questo cliente si è rivelato essere tra i peggiori mai incontrati, per il fatto che imponga tariffe che manco a shangai, ma anche per la dimostrata incapacità di gestire il lavoro e le persone che questo lavoro devono svolgere; ma si è rivelato tra i peggiori anche per la bassa qualità dei propri prodotti (semilavorati o finiti), figlia della malagestione di cui sopra. ecco, qualche minuto fa, scrivendo un breve messaggio informativo per questo cliente ("ciao, i nuovi file sono sul server"), mi è presa una strana voglia di tornare volontariamente alla questione "mi tratti da dipendente", magari in modo caustico e antipatico, cercando lo scontro, considerando che tanto "da perdere" c'è davvero poco... per il quieto vivere, e la gioia dei soci, mi son trattenuto.

sarà la crisi, sarà il mercato, sarà la congiuntura sfavorevole. ma se vuoi lo sgaloppino, te lo assumi con tutti i crismi. cosa? assumere costa troppo? sotto molti aspetti? hai ragione: meglio la piccola società che pur di tenersi i clienti è disposta a lavorare sottocosto, vero? un sincero vaffanculo da parte mia e da tutti gli sgaloppini disoccupati del mondo.

E' per questo che seguo la legge dell'ortica
che ogni giorno mi incita
quando butto giù un testo che vuoi che ti dica
non c'è gusto se non irrita


Si lavora e si fatica per la legge dell'ortica!
La legge dell'ortica - CapaRezza (Verità Supposte, 2003)

mercoledì 20 maggio 2009

hi-tech shopping

come spesso accade quando mi cimento nello shopping (attività che non amo, non per tirchieria, ma per mia atavica avversione), quando dieci giorni fa ho comprato un navigatore satellitare, sono entrato nel negozio, ho dato una rapida occhiata, ho scelto il prodotto e sono andato alla cassa. tempo totale dieci minuti dieci.

è il mio primo navigatore satellitare, ho sempre pensato di poter fare affidamento sul mio naturale senso dell'orientamento. l'ho preso perché dopo diversi viaggi con gps di amici e conoscenti, mi sono reso conto di quanto sia più facile lasciarsi guidare dal coso.

benissimo. oggi leggo questo e smadonno.

comunque vada, hai fatto una cazzata.

giovedì 7 maggio 2009

orticaria

avrei voluto scrivere un post sulla breve trasferta salentina dello scorso fine settimana. dei viaggi di andata e ritorno. dei luoghi, delle persone incontrate. del cibo. del matrimonio del socio rossiccio. delle splendide piante grasse che ho visto.

invece rimando e parlo di orticaria: domenica sera all'una (quindi era già lunedì) la mia mano sinistra comincia a prudere. la apro e la chiudo compulsivamente perché oltre al prurito ho una strana sensazione di gonfiore. vado a letto infastidito e la mattina di lunedì mi sveglio con pruriti e sensazioni di gonfiore ai palmi delle mani e dei piedi. che cazzo ho? vado in ufficio. arriva il socio bo' (che ha condiviso con me il salento) e mi fa: "oh, cos'hai in fronte? hai preso il sole?". cazzo. spiego al socio bo' i miei pruriti e gonfiori. entrambi abbozziamo un'anamnesi osservando le mie mani. entrambi vediamo i primi puntini rossi. poi mi tolgo la maglia e mi scruto il corpo. niente. solo mani, piedi, fronte e orecchie. in mattinata sento fastidio allo scroto. merda! mi decido e vado in farmacia. il fatto che la farmacista vedendomi faccia un passo indietro non mi rassicura. sarò mica anche contagioso? poi mi fa: "cos'ha mangiato ieri?". pizza e coca in autogrill, faccio io. "e l'altro ieri?". eh, ero a un matrimonio.. ho mangiato di tutto! "crostacei? frutti di mare?" sì! ostriche crude! ta-dà. "ha l'orticaria, prenda questo antistaminico e mi raccomando non guidi dopo l'assunzione del farmaco".

sono quattro giorni che mi bombo con una roba potentissima che mi stronca in orizzontale ad ogni assunzione. e solo oggi ho avuto un po' di tregua ai piedi, alle palle e alla testa. ma le mani no, ancora puntinate e pruriginose.

...passa, vero?

venerdì 10 aprile 2009

geostoriografia

grazie a surripendance scopro un artista visivo, tale tim schwartz, le cui opere mi sono apparse alternativamente stravaganti e interessanti. stravaganza: come un insetto nell'ambra, un'arancia nella resina, ma con in più un buco che le permette di putrefarsi. interesse: mappe e piramidi del mondo basate su quanto, negli ultimi centocinquant'anni circa, il new york times si sia occupato, menzionandoli, dei diversi stati e delle diverse "zone calde" del pianeta. il video che segue è una sua intervista in cui spiega i perché e i percome dei suoi lavori.

martedì 7 aprile 2009

la loro irpinia

dopo la nascita del popolo delle libertà, ho pensato al ritorno della balena bianca. e ora sono dannatamente preoccupato per come questi qua gestiranno la loro irpinia, il disastroso terremoto che ha colpito l'abruzzo. i democristiani® fecero seri danni in irpinia, con una tale mole di sprechi e ruberie che ancora oggi sono visibili le ferite alla terra, alle case, alle persone; e quelli venivano dalle scuole di partito, mangiavano il "far politica" da anni. questi no, arrivano da consigli di amministrazione, studi legali e immobiliari: e non vedono l'ora di monetizzare il monetizzabile, ancor più degli originali. passerà il dolore, le macerie saranno rimosse, la case pericolanti sistemate, le persone torneranno a una parvenza di normalità. e poi ci sarà da ricostruire. ieri sera berlusconi in collegamento telefonico a porta a porta ha come al solito inscenato il suo meraviglioso teatrino, annunciando trenta milioni di euro subito, e poi, chiedendo scusa al vespa, ha usato la tv per informare i due ministri in collegamento che gli servivano un paio di migliaia di uomini per dare il cambio ai soccorritori, che erano esausti. il ministro sassofonista era decisamente infastidito, ma ha detto"non c'è problema". io ero basito.
abruzzesi, vi sono vicino. l'immane tragedia che ha colpito la vostra terra e i vostri affetti è una tragedia che ha colpito tutti noi. coraggio.

martedì 31 marzo 2009

orgoglio di papà

da qualche tempo l'essere umano in via di sviluppo è interessato alla scrittura: le lettere e le parole attirano la sua attenzione e la sua curiosità. da un po' scrive correttamente il suo nome e altre parole che gli sono state insegnate a casa o all'asilo. ormai non incespica più sulle lettere difficili e ha anche cominciato a leggere qualche parola in maiuscolo. conosce tutte le lettere. insomma un bimbo di quasi cinque anni comunemente sveglio, credo.
l'altra sera avevamo a cena due amici figliati anch'essi e i bimbi erano a disegnare in camera mentre gli adulti si abbuffavano di dolciumi. l'essere umano in via di sviluppo entra in sala di gran carriera: "ho scritto una parola! ho scritto una parola!" con un'espressione davvero felice in volto alza con orgoglio il foglio che ha in mano in modo che tutti lo possano bene vedere:


è la sua prima parola scritta di sua sponte.
ha meno di cinque anni, quindi sono orgoglioso. anche se è un vandalo.

martedì 24 marzo 2009

presidente borg

e tra un po' si torna a votare, anche per la provincia di milano. il presidente uscente è stato il mio professore di educazione tecnica alle medie, poi sindaco della mia città per due mandati, poi presidente della provincia per uno. e ora si ricandida, ovviamente. stamattina ho notato una sua pubblicità elettorale, che si può vedere anche qui. sarà che conosco e non apprezzo totalmente il soggetto, ma a me quel "e oltre" spaventa: o gli è piaciuto un sacco toy story, oppure, cazzo, vuole invadere le province limitrofe...

"...varesotti, brianzoli, bergamaschi, cremonesi, pavesi, lodigiani... la resistenza è inutile... verrete assimilati..."

venerdì 20 marzo 2009

[rinc(o]rsi)

leggo oggi sul corriere che l'intervento ambientalista volto alla tutela degli orsi polari canadesi e di altre specie locali, ha fatto, in tre anni, più danni che altro: oltre duemila (!) dosi di tranquillante somministrate, orsi rincoglioniti dal tranquillante rincorsi con elicotteri, sei balene morte nel tentativo di inserire sotto la loro pelle un rilevatore satellitare, caribù narcotizzati con un qualche veleno che li rende non commestibili dalle tribù di inuit che li cacciano dai tempi di carlo cudega. nell'articolo online del corriere non c'è la stessa foto che ho visto stamane sul giornale: un orso sedato e steso sulla pancia con un grosso numero rosso sulla schiena.. ma ce ne era davvero bisogno? è corretto giustificare certe pratiche? una volta osservati i disastri ambientali che si stan compiendo in nome della tutela degli animali, non è il caso di smetterla lì o almeno di cambiare metodo? magari meno invasivo? ma ci vogliono tre anni e duemila dosi di tranquillante per capire certe ovvietà?

giovedì 19 marzo 2009

caratteri e font



via FCVG (frieda)

lunedì 9 marzo 2009

panico!

stasera l'essere umano in via di sviluppo sfogliava la copia di wired che abbiamo comprato qualche giorno fa. a pagina cinquantadue si sofferma sui supereroi (e relativi villains): "papà, chi sono questi?". superman, batman, joker, catwoman, wolverine, spiderman e altri che non conosco... lo lascio alle sue elucubrazioni per qualche minuto. mi rigiro e lo vedo con un'espressione da cigno, e con una manina nei calzoni del pigimaino... "cose c'è, ender[1]?" "niente, niente.." mi fa lui con aria furbetta. qualche minuto fa mi ha confessato che i seni di catwoman lo facevano "sentire strano". io sono tuttora in panico...

[1] lo chiamo così quando siamo soli io e lui.

domenica 8 marzo 2009

domenica col sole

ho passato una domenica nella grande metropoli. ho visto una mostra, a palazzo reale, quella sul futurismo, non quella su magritte. e mi è piaciuta un sacco. anzi no, le opere esposte mi son piaciute un sacco, ma l'installazione lasciava a desiderare. escludendo degli sporadici puff/trappola con rotelle, alti venti centimetri, non c'era manco una poltroncina, una seggiola, uno scragno. la puerpera che accompagnava me e la famigliola ne ha risentito, ma ha retto. e poi troppe sale piccole con tante, troppe opere. l'essere umano in via di sviluppo s'è stufato un po', ma ha retto anche lui. il mio preferito dei tanti autori in mostra è stato fortunato depero, a seguire giacomo balla. mi riprometto di andare anche a vedere quella alle scuderie del quirinale in roma.

dopo la mostra, l'apoteosi. brunch (o colanzo come lo chiama qualcuno) all'antica focacceria san francesco. no, non a palermo. a milano in via pontevetero, nei locali che una volta ospitavano semplicemente il fornaio princi. non lo so se lo storico locale palermitano ha fatto una join venture con il famoso panettiere milanese, o che altra diavoleria sia successa.. fatto sta che il panino alla milza era quello vero, quello che tanti anni fa avevo mangiato a palermo. evviva!

giovedì 26 febbraio 2009

finalmente

nonostante io sia veramente saturo di lavoro, famiglia e altre meravigliose rotture di coglioni, ho trovato il tempo di farmi desysoppare da uichipedia: non ho più i tastini, non che li usassi assai eh.. son felice e sereno, mi sono evitato la riconferma, e viste le ultime e l'andazzo della comunità in tal senso sono davvero contento "a priori".

e poi sono felice di aver saputo, tramite il buon ptwg e anche tramite feisbuc, che tornano insieme con un nuovo album e un nuovo tour (pare pure europeo) una delle compagini musicali migliori degli anni novanta: questi signori qua. giubilo.

domenica 18 gennaio 2009

vulgo e divulgo

mi è capitato di guardare alla tv il programma di piero angela su michelangelo. uno dei "corrispondenti" era (ma và?) alberto angela, inviato nell'archivio del monte di pietà in roma per farci scoprire come il buon buonarroti raccogliesse i fondi necessari alla realizzazione delle sue opere. pippotto sulla nascita delle prime banche, esibizione di estratti conto d'epoca, carrellata sugli splendidi locali dell'edificio: tutto molto interessante, ma ancora nessuna notizia sulla storia che si stava raccontando. ad un certo punto, tra i reconditi corridoi dell'archivio, alberto apre due grossi tomi (ci spiega anche cos'è un tomo, pensa te) e mostra un movimento di denaro riconducibile a buonarroti (o a qualche committente, non ero attento). e bon, chiude il servizio in questo modo:

(riponendo il tomo) "ma ora basta, non vogliamo certo violare la privacy postuma del personaggio" (sorriso) (nero)

non amo gli angela, i loro programmi sono molto al di sopra della media nazionale, ma personalmente non mi piacciono. per esempio, questo servizio mi è parso una presa per il culo: ma come? vai fin lì sotto per farci capire i giri di soldi che han permesso a noi oggi di godere di opere come la pietà, il david o la sistina e parli di privacy postuma? ma porco giuda: voi angela siete un'istituzione nazionale, siete la divulgazione storico-scientifica televisiva per antonomasia, e allora... divulgate al vulgo, no? fossi io uno storico, avrei forse sorriso alla "privacy postuma", ma siccome non lo sono, sono un semplice telespettatore, mi incazzo: e perché mi sento privato di una (precedentemente promessa) informazione, e per il concetto stesso di privacy postuma, buttato lì come una battuta, ma per conto mio aberrante. ma sono certamente io che son paranoico: il messaggio subliminale (che raggiunge milioni di persone eh) che certe cose sui morti non si dicono mi pare tanto omertoso quanto al passo coi tempi. i nostri tempi, non quelli del buonarroti.

giovedì 15 gennaio 2009

buone nuove

le belle cose mi capitano tutte insieme, come le cattive. come tutte le cose, vabbè. comunque stamattina ho vinto cinquanta euri col grattati e vinci: non sono un accanito grattista, ma uno ogni tanto lo compro pure io. poco più tardi ho riagganciato su feisbuc la mia compagna di banco preferita. e ora scopro che forse[1] la mia battaglia contro gli spifferi torna ad avere un alleato: hanno infatti ripristinato[2] le detrazioni per interventi edili di riqualificazione energetica. e via così.

[1] scrivo forse perché non si sa mai, con questi qua...
[2] grazie a savohead per il link

lunedì 12 gennaio 2009

un libro a spirale

mi sento di consigliare l'ultimo libro che mi è capitato di leggere: una banda di idioti di john kennedy toole, morto suicida dodici anni prima che il suo romanzo vincesse il pulitzer per la narrativa. è un romanzo pregno di personaggi unici e irresistibili, a partire da ignatius j. reilly, ingombrante protagonista, passando per i vari jones, la signorina trixie, santa battaglia e molti molti altri. è davvero come dice la quarta di copertina dell'edizione che ho letto: "cento pagine per immergersi, pian piano, nel mondo di questo libro, e tutte le seguenti per sperare di non uscirne più." durante la lettura ho avuto l'impressione di essere risucchiato in una spirale, in un mulinello di un fiume in piena, che mi ha lentamente e piacevolmente fatto girare verso il basso, accelerando sempre più ritmo e velocità sino al culmine del magnetismo lettore/romanzo. la critica stramapalata e feroce che ignatius fa della società americana (e non) è spiazzante. davvero un gran bel libro.

"mi rifiuto di “cercare di migliorarmi”. l’ottimismo mi dà il voltastomaco; è perverso. sin dalla sua caduta, l'uomo è sempre stato in misere condizioni."