mercoledì 8 settembre 2010

seeing eye dog

è il titolo del nuovo album degli helmet, una delle mie band preferite di quando ero pischello. la gioia che provavo ad ascoltarmeli in cuffia o in auto col volume a palla che tanto ero giovane e bello e chi se ne fotteva; le chitarre compressissime, i testi incazzati che si sposavano tanto bene con la mia voglia di spaccare tutto; e anche quando suonavo la batteria il mio modello era il batterista degli helmet; e pure adesso devo dire che riascolto volentieri grandissimi album come meantime o betty non senza improvvisarmi air guitarist. vabbè, bando alle rimembranze. i nostri mettono online la title-track e due versioni live di vecchi cavalli di battaglia (grazie totztotz/digra che lo ha segnalato su tuitter). insomma: saranno le mie orecchie invecchiate, saranno i plurimi ascolti degli album citati e di altri, sarà la naturale consapevolezza che certe cime si raggiungono una volta sola nella vita di una band, ma a me questo pezzo qui nuovo non piace: sa di già sentito, sa di minestra dell'altroieri, in pieno stile helmet per carità, ma ahimè trito e ritrito. mi fermo qui e aspetto di ascoltare l'album nel suo insieme, non appena scaricabile disponibile. dal vivo, manco a dirlo, restano insuperabili; nonostante le pose tennistiche di page hamilton (gambe larghe e chitarra impugnata come se si aspettasse un servizio bomba di ivan lendl).

invece stasera, che è il mio trentasettesimo compleanno, io vado a vedere i calibro 35, che suonano nella mia città. se sei in zona dovresti farlo pure tu, perché meritano un bel po'.