mi sento di consigliare l'ultimo libro che mi è capitato di leggere: una banda di idioti di john kennedy toole, morto suicida dodici anni prima che il suo romanzo vincesse il pulitzer per la narrativa. è un romanzo pregno di personaggi unici e irresistibili, a partire da ignatius j. reilly, ingombrante protagonista, passando per i vari jones, la signorina trixie, santa battaglia e molti molti altri. è davvero come dice la quarta di copertina dell'edizione che ho letto: "cento pagine per immergersi, pian piano, nel mondo di questo libro, e tutte le seguenti per sperare di non uscirne più." durante la lettura ho avuto l'impressione di essere risucchiato in una spirale, in un mulinello di un fiume in piena, che mi ha lentamente e piacevolmente fatto girare verso il basso, accelerando sempre più ritmo e velocità sino al culmine del magnetismo lettore/romanzo. la critica stramapalata e feroce che ignatius fa della società americana (e non) è spiazzante. davvero un gran bel libro.
"mi rifiuto di “cercare di migliorarmi”. l’ottimismo mi dà il voltastomaco; è perverso. sin dalla sua caduta, l'uomo è sempre stato in misere condizioni."
lunedì 12 gennaio 2009
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