giovedì 17 settembre 2009

la danza degli ippocampi

con la famigliola siamo stati al parco oltremare di riccione. lasciamo perdere i discorsi sul fatto che quei posti lì, per come la vedo io, sono pari pari ai circhi tanto criticati per lo sfruttamento degli animali (non è che i delfini fanno i salti perché son contenti; quella specie di sorriso che han stampato sul rostro ce l'hanno di default, mica ridono eh), c'era un'esposizione di cavallucci marini da tutti i mari, di tutte le forme e colori. belli loro, con queste specie di pinnette minuscole sulla schiena e all'altezza di eventuali orecchie, a tremila all'ora per spostarsi. non li avevo mai visti, così tanti e così vicini, e mi hanno affascinato. gli ho anche fatto un sacco di foto, tutte sfocatissime: l'installazione era buia e i flash vietati. buia e silenziosissima, nonostante le decine di persone presenti.

vabbè. l'essere umano in via di sviluppo mi ha lasciato basito come qualche mese orsono. la vocina che ogni tanto dava in filodiffusione qualche nozione sulle bestiole ("lo sapete che sono i maschi che hanno il pancione con dentro i piccoli?") a un certo punto fa: "se vedete due cavallucci con le code attorcigliate significa che stanno facendo la danza per corteggiarsi". e noi eravamo proprio davanti a due code attorcigliate. e ender fa: "seee... questi stanno facendo l'amore, mica ballano". stiamo apposto...

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